Svegliaginevra: “Mi sono rotta degli stereotipi”

Nessun Dramma è il nuovo album di Svegliaginevra, frutto di un percorso alla ricerca del proprio essere e di quelle lezioni di vita che ti portano ad abbracciare la leggerezza, perché ai drammi inutili siamo sovraesposti.

Svegliaginevra è il nome d’arte di Ginevra Scognamiglio, cantautrice campana di Benevento è una della voci pià interessanti della scena dell’indie italiana. La sua carriera è cominciata a Melbourne, in Australia, dove cantava in inglese, passata poi per il Festival di Sanremo, nella categoria Giovani, con il brano Punto nel 2020.

Da allora si è ritagliata il suo posto nella scena con tre album: Le tasche bucate di felicitàPensieri sparsi sulla tangenziale e il recente Nessun Dramma (Columbia), uscito lo scorso 24 novembre, anticipato dal singolo Gelatai, scritto insieme al frontman dei Pinguini Tattici Nucleari Riccardo Zanotti e da “American Wedding” feat. con l’artista finlandese Goldielocks.

Nessun Dramma evidenzia la maturità emotiva dell’artista che, con consapevolezza, fa tesoro delle esperienze negative vissute e le esorcizza nei suoi brani con il suo stile intimo e raffinato. L’abbiamo intervistata:

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Ciao, come stai?

Ciao! Prima di iniziare volevo dirti che sono molto contenta di fare questa intervista con te.

Oh Grazie! Anche noi siamo felici di poterti dare lo spazio che ti meriti. Sei a Milano?

Eh si, sono a Milano da tre anni. Non so quando scapperò da qui ma per ora sono a Milano.

Ti sei stancata?

No è proprio l’attitudine che ha Milano di correre sempre, poi sono in un periodo in cui devo correre pure io, aggiungici il clima sempre con sto cielo grigio, io sono una molto tranquilla, mare, pizza, mandolino e quindi qui a volte tutto si perde.

Ti capisco bene, il mio fidanzato è palermitano puoi immaginare..

Woooow lui pensa sempre all’arancina

AHAHAHAHAH! Esatto!! 

Torniamo seri: si dice sempre che il secondo album è sempre quello più difficile, quindi ti chiedo com è il terzo?

Rispetto agli altri due posso dire che questo è stato molto intenso, tanto da pensare che sono due dischi in uno. Sono molto contenta del risultato perchè ho percepito lo switch anche dal punto di vista della scrittura dove magari ho proprio fatto uno studio di artisti, libri, opere che mi facessero avvicinare ancor di più alle persone. 

Il primo disco è quello dell’identità, non sai dove andrà, cosa succederà, parlava dei miei problemi e amen. Il secondo ho giocato, sperimentato, ma il terzo è quello per cui penso di fare sto lavoro.

Con questo terzo disco ti sei aperta anche al pop, confermi?

Si, per me l’aggettivo pop non è per niente dispregiativo anche perchè, inutile dirlo, ma sono cresciuta con Britney Spears alla fine dei ’90 e dei 2000. 

Parlando del disco: Nessun Dramma può essere un invito a prendere la vita con più leggerezza?

Si, è quello che vorrei fare anch’io! Tanti mi chiedono: “ah ma quindi tu hai capito come si fa?”. No, non ho capito nulla!

Però si, vuole proprio essere un invito alla leggerezza e alla voglia di capire dove stiamo andando, a chi dobbiamo credere? Le informazioni sono offuscate, non c’è chiarezza. Sono consapevole che è più facile a dirsi che a farsi, ma il mio disco vuole provare a farci sentire più leggeri.

Il tuo disco è un po’ un concept album, era così già dall’inizio o lo è diventato?

Lo è diventato. Sicuramente ho iniziato a scrivere questo disco con in testa uno scopo diverso, ovvero quello di prendermi le mie responsabilità e prendere dunque una posizione.

Poi però cercando un fil rouge, mi sono resa conto che tutte le canzoni erano accomunate dalla voglia di lasciare un messaggio, che può essere incentrato sul noi e sul nostro modo di amare, alla psicologia delle reazioni che abbiamo di fronte alle emozioni.

Io sono super fan dei modi in cui le persone reagiscono alle emozioni, lo faccio anche con i miei amici. Io sono brava con gli altri, ma per i miei problemi devo trovare ancora quello bravo.

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Mi piace molto la cover dI Nessun Dramma e il look che indossi, volevo chiederti se fosse ispirato a Patty Smith.

Assolutamente si, è ispirato alla sua libertà di espressione.

Io mi sono stufata di sta storia che la donna deve sempre apparire in un certo modo, ci dobbiamo vestire in un certo modo, dobbiamo accavallare la gambe. Mi sono rotta dello stereotipo.

Spero che questo sia arrivato con la cover del disco!

A proposito di altri artisti: in “Non mi piace” canti che Lucio Dalla ti fa ragionare sempre, ci sono altri cantanti che ti aiutano con le loro canzoni a prendere determinate scelte o che semplicemente ti fanno star bene quando sei giù?

Si, in generale tutta la musica mi ha sempre aiutato, l’ho sempre vista come una terapia. Poi nello specifico il cantautorato italiano da Bersani a Silvestri insieme a personaggi come Tori Amos. 

La canzone di Lucio Dalla a cui mi riferisco è “Come è profondo il mare”.

Beh è lodevole quello che hai fatto anche perchè detta la strada del disco, fa capire dove stai andando.

Grazie, infatti sono molto contenta. Per me è molto importante che questo si capisca, poi io sono una un po’ old school ci tenevo ad avere il libricino con i testi, perché in parte ti faccio vedere un po’ della mia personalità.

Per questo ho deciso che il disco si dovesse aprire con delle parole che facessero capire, a chi lo ascolta per la prima volta, che dentro non ci sono solo canzoni ma anche qualcosa che viene da dentro, un po’ come parlare con i tuoi amici a cui ti apri e racconti tutto.

Quindi “Nessun Dramma” è un disco personale ma anche fragile?

Si, mi sono proprio messa a nudo anche perchè ispirandomi ad altri grandi artisti, è ovvio che io non mi sto paragonando a loro perchè non sono una grande artista, ho capito che la chiave di tutto è spogliarsi completamente da ogni qualsivoglia forma di armatura e/o debolezze.

Quando scrivi le canzoni tendi ad isolarti o ascolti qualcuno o qualcosa in particolare?

No no, quando registro devo proprio essere concentrata, però ci sono dei dischi che mi hanno sempre influenzato tipo Lana del Rey, Bon Iver ma anche la Swift o Gaga. Ho cercato di unire cose serie e cose più pop perchè è importante che si sappia come la penso.

Mi dici come ti è venuta in mente il paragone tra un gelato e un addio?

Oh questa è bella, è una cosa che racconto sempre con piacere. Eravamo in studio io, Riccardo Zanotti e Giorgio Presenti (produttore che ha lavorato al pezzo) e durante la stesura mancava il focus del messaggio che era: ci siamo voluti bene, cerchiamo di ricordarci solo le cose belle e traiamo insegnamenti da questa storia.

Dunque il ritornello doveva essere più o meno così, poi ci siamo messi a fare una lista di flashback o ricordi e mancava una frase per chiudere il pezzo, volevamo qualcosa che avvicinasse tutti e che tutti almeno una volta si chiedono tipo.. Cosa fanno i gelatai d’inverno? 

Ghiaccio invece parla di relazioni che oggi durano il tempo di una stories di Instagram

Ma secondo me durano anche meno di una stories, ad ogni modo con Ghiaccio volevo aprire gli occhi su questa superficialità che viviamo.

Mi ricordo che piangevo quando mia nonna mi raccontava che quando mio nonno era militare si scrivevano le lettere, oggi invece dopo due settimane ti ghostano, ti bloccano.

Questa cosa mi ha portato a scrivere una canzone che spero serva alle nuove generazioni per ridimensionare un attimo la cosa, perché secondo me sappiamo tutto tranne come funzionano le cose fondamentali della vita, come l’amore, le relazioni, le amicizie e i valori che ci fanno diventare persone. Sarà che tutto va veloce, però ci stiamo perdendo tutto. 

Come è nata la collaborazione con l’artista finlandese Goldylocks?

Lei l’adoro, dal vivo poi è ancora più brava e bella. Se ti capita di vederla mi dirai!

Comunque è successo che c’è stata una collaborazione tra Sony Finlandia e Sony Italia e quindi è arrivato sto pezzo di Ella, che quando l’ho sentito ho pensato fosse già una canzone famosa e quindi mi hanno detto… aggiungi le tue strofe e sforniamo sto power duo.

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Che relazione hai con i tuoi fan? Al terzo disco puoi dire di avere una fan base?

La mia cerchia di fan è ridotta ma è fedelissima, pensa che quando è uscito il disco ho scritto personalmente a loro chiedendogli dei feedback. Li sento come fossero amici, li adoro.

Che feedback ti hanno dato?

Finora tutti positivi, non sono famosa come Emma che ha gli haters. 

Qual è l’ultimo disco di cui ti sei innamorata?

Ah facile, “Lux Eterna Beach” l’ultimo di Colapesce e Di Martino, un disco stupendo poiché hanno trovato una loro completezza, una potenza data dal Balance della scrittura. In Italia non è facile esporsi come fanno loro. Bravi.